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Valorizzazione del suolo non edificato, promozione dell'attivita' agricola, mitigazione e prevenzione del rischio idrogeologico, rigenerazione edilizia sono i principali obiettivi

Il Consiglio dei ministri ha approvato venerdì scorso, su proposta dei ministri delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, Massimo Bray, dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, un disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato.

L’intervento normativo è finalizzato al contenimento del consumo di suolo, alla valorizzazione del suolo non edificato, alla promozione dell'attività agricola che sullo stesso si svolge o potrebbe svolgersi, nonché alla valorizzazione del suolo come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione e prevenzione del rischio idrogeologico.

italia_cementoLa salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica rappresentano un obiettivo di primaria importanza, soprattutto alla luce dei dati statistici acquisiti, dai quali risulta la progressiva “cementificazione” della superficie agricola nazionale. Uno degli obiettivi prioritari del provvedimento consiste nella previsione del riuso e della rigenerazione edilizia del suolo edificato rispetto all’ulteriore consumo di suolo.

In sostanza, il complessivo scopo finale della legge è quello di impedire che il suolo venga eccessivamente “eroso” e “consumato” dall’urbanizzazione e al contempo promuovere e sostenere il riuso e la rigenerazione di aree già interessate da processi di edificazione. Il disegno di legge ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

“Siamo di fronte ad una svolta per l'uso del suolo nel nostro paese – ha commentato il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando -. Si tratta di una inversione di tendenza rispetto al fatto che spesso in questi anni le varie contraddizioni presenti si sono riversate sul consumo indiscriminato del suolo. Si potrà costruire solo se si riutilizza e questo, in un Paese in cui si è costruito a prescindere delle esigenze, è un paletto importantissimo".Il Consiglio dei ministri ha approvato venerdì scorso, su proposta dei ministri delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, Massimo Bray, dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, un disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato.

L’intervento normativo è finalizzato al contenimento del consumo di suolo, alla valorizzazione del suolo non edificato, alla promozione dell'attività agricola che sullo stesso si svolge o potrebbe svolgersi, nonché alla valorizzazione del suolo come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione e prevenzione del rischio idrogeologico.

La salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica rappresentano un obiettivo di primaria importanza, soprattutto alla luce dei dati statistici acquisiti, dai quali risulta la progressiva “cementificazione” della superficie agricola nazionale. Uno degli obiettivi prioritari del provvedimento consiste nella previsione del riuso e della rigenerazione edilizia del suolo edificato rispetto all’ulteriore consumo di suolo.

In sostanza, il complessivo scopo finale della legge è quello di impedire che il suolo venga eccessivamente “eroso” e “consumato” dall’urbanizzazione e al contempo promuovere e sostenere il riuso e la rigenerazione di aree già interessate da processi di edificazione. Il disegno di legge ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

“Siamo di fronte ad una svolta per l'uso del suolo nel nostro paese – ha commentato il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando -. Si tratta di una inversione di tendenza rispetto al fatto che spesso in questi anni le varie contraddizioni presenti si sono riversate sul consumo indiscriminato del suolo. Si potrà costruire solo se si riutilizza e questo, in un Paese in cui si è costruito a prescindere delle esigenze, è un paletto importantissimo". Fonte