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La Direttiva RED III porta, in sintesi, al 42,5% i nuovi obiettivi per le rinnovabili che ogni Stato membro deve raggiungere entro il 2030. In questo articolo i punti cardine e il PDF da scaricare del documento pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’UE

La Direttiva RED III entrerà in vigore il prossimo 20 novembre. In seguito verrà recepita in ogni singolo Stato membro.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea a nome dei 27 Stati membri il 9 ottobre, preceduta dal voto del Parlamento Europeo a settembre, la RED III è pronta a portare importanti cambiamenti nel settore delle energie rinnovabili. In questa sintesi fissiamo gli obiettivi e alcuni punti cardine del documento scaricabile in PDF.

Direttiva RED III sintesi sull’aumento del consumo di energie rinnovabili

Tra gli obiettivi RED III vi è quello vincolante di portare la quota di energie rinnovabili al 42,5% del consumo finale di energia entro il 2030. Questo rappresenta un incremento significativo rispetto alla “Red II” e implica uno sforzo congiunto da parte degli Stati membri per raggiungere l’ambizioso 45% di rinnovabili, in linea con il piano REPowerEU presentato a maggio 2022 da Bruxelles.

Semplificazione delle procedure di autorizzazione

Tra gli elementi maggiormente caratterizzanti della RED III vi è la semplificazione delle procedure di autorizzazione per progetti legati alle fonti rinnovabili. In sintesi, la RED III stabilisce che le procedure di autorizzazione non dovrebbero superare i 12 mesi in specifiche “aree di accelerazione” destinate alle fonti rinnovabili, come siti industriali, parcheggi o terreni degradati non utilizzabili per l’agricoltura.

Inoltre, lo sviluppo delle energie rinnovabili sarà considerato di “prevalente interesse pubblico”, il che contribuirà a limitare dispute locali e controversie legali.

Riscaldamento e raffrescamento degli edifici

L’Allegato 1-bis della RED III stabilisce in sintesi gli obiettivi vincolanti per i settori di riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Per l’Italia, questo significa un aumento annuo delle quote rinnovabili nei consumi, contribuendo in modo significativo alla transizione verso un sistema energetico più verde. L’obiettivo indicativo è del 49% di energia rinnovabile entro il 2030. Gli obiettivi aumenteranno gradualmente, con incrementi vincolanti a livello nazionale.

Biocarburanti avanzati

Le nuove norme stabiliscono un obiettivo vincolante del 5,5% per la quota di rinnovabili fornite nei trasporti per i biocarburanti avanzati e i combustibili rinnovabili di origine non biologica, come l’idrogeno verde e i combustibili sintetici a base di H2. All’interno di questo obiettivo, è previsto un requisito minimo del 1% per i combustibili rinnovabili di origine non biologica.

Direttiva RED III e sviluppo del settore industriale in sintesi

La direttiva RED III prevede, in estrema sintesi, che il settore industriale aumenterà l’uso di energie rinnovabili dell’1,6% ogni anno. Gli Stati membri si sono impegnati a far sì che il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria provenga da combustibili rinnovabili di origine non biologica entro il 2030, salendo al 60% entro il 2035. Inoltre, gli Stati membri potranno scontare del 20% il contributo di tali combustibili nelle industrie se soddisfano determinate condizioni.

La RED III prevede obiettivi specifici per vari settori che coinvolgono, ad esempio, anche quello dei trasporti.
Gli Stati membri avranno due opzioni al 2030:

  • ridurre del 14,5% l’intensità dei gas serra grazie alle energie rinnovabili
  • oppure raggiungere almeno il 29% di energie rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore.

La RED III promette di portare importanti cambiamenti per l’Unione Europea nella sua corsa verso una maggiore sostenibilità e la riduzione delle emissioni di gas serra.