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Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) è la normativa europea che definisce i requisiti base e le caratteristiche essenziali armonizzate che tutti i prodotti progettati per essere installati in maniera permanente in opere di costruzione devono soddisfare nell’ambito di applicazione dell’UE.

Checklist per distributori e installatori: elementi da considerare e verificare relativamente all’etichettatura CPR e alla DoP

La conformità dei cavi alla CPR è attestata da due documenti legali che devono essere accuratamente redatti e resi disponibili dai fabbricanti e dai distributori sulla base della normativa CPR:

  1. l’etichettatura CPR ufficiale che riporta la marcatura CE;
  2. la Dichiarazione di Prestazione ufficiale, associata all’etichettatura CPR grazie al numero di riferimento della Dichiarazione in questione. La DoP è il documento legale che certifica la conformità del prodotto sulla base dei metodi di prova e del processo di certificazione da parte di terzi che coinvolge gli organismi notificati ufficiali individuati dall’Unione Europea, la cui lista aggiornata è disponibile a questo link.

Il sito fornisce i formati ufficiali previsti per legge e illustra gli elementi che devono essere presenti nell’etichettatura CPR e nella Dichiarazione di Prestazione, come definito nello standard EN 50575.

La mancanza di alcuni elementi o una loro diversa indicazione o utilizzazione comporta un rischio elevato di essere in presenza di un prodotto non conforme alla normativa CPR o, in casi peggiori, a un prodotto contraffatto per sembrare conforme alla CPR.

In questi casi, considerando che il regolamento CPR è obbligatorio per immettere/distribuire prodotti sul mercato o installarli per uso generale in opere di costruzione e di ingegneria civile, è vivamente consigliato contattare Prysmian Group per ricevere ulteriori indicazioni o informare direttamente l’autorità di vigilanza del mercato attiva a livello nazionale in materia CPR.

Il rischio consiste dunque nel realizzare un acquisto o un’installazione non conformi alla CPR e violare quindi la legge, con tutte le conseguenze legali che ne derivano (sanzioni, inserimento nelle Black List dell’UE, ritiro dei prodotti dal mercato/dall’installazione).

ETICHETTATURA CPR che riporta gli elementi della marcatura CE

Come riconoscere i cavi conformi alla CPR?

Principali aspetti da considerare e da verificare relativamente all’etichettatura CPR e la marcatura CE

  1. La DoP deve seguire il formato ufficiale e riportare le informazioni stabilite nel modello sopra indicato, corrispondente a quello decretato nello standard normativo EN 50575 ripreso dalla CPR;
      • l’etichettatura CPR e la marcatura CE devono seguire il formato ufficiale e riportare le informazioni stabilite nel modello sopra indicato, corrispondente a quello decretato nello standard normativo EN 50575 ripreso dalla CPR;
      • la DoP deve, per legge, essere redatta nella lingua del paese in cui il prodotto viene venduto: la DoP in italiano è obbligatoria per vendere in Italia, il francese deve essere utilizzato in Francia e così via. La redazione della DoP in inglese non è sufficiente per poter vendere il prodotto in uno stato dell’UE, ad eccezione del Regno Unito e dell’Irlanda;
      • la DoP deve riportare una firma digitale certificata. In questo modo si garantisce che sia stata effettivamente emessa dall’entità/azienda firmataria e si assicura anche che i dati del certificato e la relativa certificazione del prodotto non siano stati modificati/alterati nel corso del tempo dal fabbricante o da altri soggetti/operatori economici. Tutti i certificati della DoP, una volta creati, devono essere conservati per un periodo di dieci anni, senza subire modifiche.

Come riconoscere i cavi conformi alla CPR?

  1. Affinché la DoP sia valida deve essere relativa a uno specifico e identificabile prodotto in cavo inteso come un preciso articolo che riporta il nome dell’articolo stesso e la sua sezione; alternativamente la DoP può riguardare un’unica e specifica famiglia di prodotti. In questo caso, la DoP deve riportare un allegato con l’elenco dei codici dei singoli prodotti (nome della referenza e sezione; in alcuni casi, il tipo di imballaggio) coperti dalla DoP. Una DoP generica redatta esclusivamente a livello di famiglia di prodotti o riportante solo un intervallo aperto di sezioni relative alla famiglia di prodotti in questione non è da considerarsi legalmente valida. La DoP non può essere modificata e se cambia qualcosa a livello di certificazione/prodotto/processo di emissione dei documenti è obbligatorio redigere una nuova DoP. Una DoP indicante una versione xyx non è da considerarsi valida.
  1. Il nome del fabbricante deve essere indicato insieme a un indirizzo univoco che può fare riferimento sia allo stabilimento dove il fabbricante esegue originariamente la produzione, sia alle strutture dell’ente di vendita del fabbricante stesso.
  1. Il nome del Mandatario deve riferirsi al soggetto che ha emesso la dichiarazione per il fabbricante e/o per il distributore.
  1. La DoP deve indicare la relativa categoria del sistema di “Valutazione e verifica della costanza della prestazione”, che varia da 1+ (prestazioni migliori) a 4, il sistema di categoria inferiore. La dichiarazione relativa alle sostanze pericolose deve essere indicata con le lettere “NPD”, ovvero “nessuna prestazione determinata”.
  1. Gli standard armonizzati devono essere indicati come EN 50575:2014 + A1:2016.
  1. Il nome e il numero di identificazione dell’organismo notificato è un campo fondamentale per verificare la validità del certificato; i soli codici e le denominazioni che possono essere utilizzati sono reperibili sul sito di NANDO a questo link.
  1. Il testo “La prestazione del prodotto sopra identificato è conforme all’insieme di prestazioni dichiarate. La presente dichiarazione di prestazione è rilasciata in ottemperanza al Regolamento (UE) 305/2011, sotto l’esclusiva responsabilità del fabbricante indicato sopra.” è una parte obbligatoria del modello ufficiale della DoP.

Fonte