Bonus mobili e spese di ristrutturazione: sì alle detrazioni per il familiare convivente
La domanda le contribuente
L’utente pone il seguente quesito:
Eseguirò dei lavori di ristrutturazione su un appartamento di proprietà di mio padre con il quale convivo nella stessa casa.
Anche se le pratiche sono intestate a lui, posso detrarre io le spese di ristrutturazione e quelle per l’acquisto di mobili?
La risposta dell’Agenzia delle Entrate
Le Entrate chiariscono che le detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio possono essere usufruite anche dai familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile, ovvero:
- il coniuge;
- i parenti entro il terzo grado;
- i parenti affini entro il secondo grado;
purché sostengano le spese e siano contemporaneamente intestatari di bonifici e fatture.
La detrazione spetta anche se la pratica al Comune è intestata al proprietario dell’immobile.
Il bonus mobili
Ricordiamo che per avere l’agevolazione è indispensabile beneficiare delle detrazioni per ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali (per maggiori dettagli consulta la guida AE sul bonus mobili).
L’agevolazione spetta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (nuovi di classe non inferiore alla A+), destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.
È importante ricordare, infine, che per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni.