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‘Premiare’ i professionisti e gli esercenti che si dotano di POS e multare chi non lo fa, negando così ai suoi clienti la possibilità di pagare con moneta elettronica.

È l’obiettivo del disegno di legge “Disposizioni relative all’obbligo per i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di dotarsi di adeguati strumenti di pagamento elettronici per pagamenti superiori ai 30 euro”, recentemente presentato al Senato.
 
POSL’obbligo – per professionisti, esercenti, commercianti ed aziende – di dotarsi di POS per consentire ai propri clienti di pagare mediante moneta elettronica le prestazioni professionali che superino i 30 euro, è entrato in vigore il 30 giugno 2014, come previsto dal Decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012 convertito nella Legge 221/2012). Il Decreto POS (DM 24 gennaio 2014) ha disciplinato nel dettaglio l’applicazione dei pagamenti mediante carte di debito, mentre il DM 14 febbraio 2014 ha regolamentate le commissioni applicate alle transazioni.
 
Ma la disciplina – spiega la relazione al nuovo ddl – è incompleta perché da un lato non prevede agevolazioni per chi abbia provveduto a dotarsi di POS e, dall’altro, non prevede sanzioni laddove il professionista, commerciante, esercente o l’azienda non si adegui all’obbligo di consentire il pagamento mediante POS.
 
Il ddl quindi propone di consentire ai professionisti e agli esercenti che accettano moneta elettronica di detrarre dall’imponibile reddituale il costo percentuale di ciascuna transazione eseguita tramite POS.
 
Chi invece non rispetta l’obbligo di dotarsi di strumenti di pagamento elettronici, potrà essere soggetto ad una multa di 500 euro, con obbligo di adeguarsi entro 30 giorni dalla notifica della sanzione.
 
La multa scatterebbe qualora un cliente che si sia vista negare la possibilità di pagare col POS, segnali la violazione alla Guardia di Finanza, oppure a seguito di controlli effettuati direttamente dai finanzieri, a prescindere dalle segnalazioni.
 
Il professionista o l’esercente sanzionato dovrà comunicare, entro 60 giorni dalla notifica della multa, l’avvenuta installazione del POS, pena una nuova multa di 1.000 euro.
 
In caso di ulteriore inadempienza, la Guardia di Finanza potrebbe disporre addirittura la sospensione dell’attività professionale e commerciale. Fonte