Sfruttamento dell’energia degli oceani, si muove anche l’Europa
Un’impresa non certo semplice, costellata di difficoltà e vincolata ad enormi sforzi economici, tuttavia la migliore per abbandonare quasi definitivamente le fonti energetiche inquinanti (fossili), promuovere le rinnovabili su larga scala, dare nuova linfa all’innovazione tecnologica e creare 40.000 nuovi posti di lavoro.
Un’opportunità imperdibile, dunque, che i potenti d’Europa valutano sempre più attentamente supportati da esperti e scienziati di fama internazionale. Le metodologie impiegabili per realizzare quella che è stata già ribattezzata ‘la crescita blu’ sono tante – le maree, il moto ondoso, la salinità, la temperature delle acque – ma le difficoltà da superare ancora di più.
Tuttavia i commissari europei coinvolti nella mappatura del nuovo piano di sviluppo energetico sono già concordi nell’affermare che mari e oceani rappresentano per il Vecchio Continente un’opportunità di crescita economica straordinaria, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo.
Lo sviluppo di nuove fonti energetiche, dunque, nei prossimi anni dovrà necessariamente tener conto delle possibilità offerte dall’energia oceanica e facilitare l’integrazione delle nuove tecnologie volte al suo sfruttamento.
Il potenziale energetico è enorme, ma le difficoltà da superare sono ancora tante. Dal canto suo, l’UE sembra determinata nel perseguire l’ambizioso progetto con tutti gli strumenti a disposizione. Per una volta, tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di opportunità…