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Produrre energia in Europa costa troppa... acquaStando al rapporto redatto dell'EWEA, l'associazione europea dell'industria eolica, il 44% di tutta l'acqua che si consuma in Europa viene usata per la produzione di energia elettrica, ovvero per permettere il funzionamento di centrali nucleari, a carbone e a gas. 
In particolare l'energia prodotta con carburanti fossili e con il nucleare nel 2011 ha consumato qualcosa come 4,5 miliardi di metri cubi d'acqua, l'equivalente di quanta ne usano 82 milioni di cittadini europei. 
A quanto pare le più assetate sono le centrali nucleari: per ogni Megawatt consumano 2,7 metri cubi d'acqua
A seguire quelle a carbone (1,9 metri cubi per un MWh), mentre le centrali a gas limitano l'uso dell'acqua a 0,7 metri cubi per MWh. 

 

Decisamente differente l'impatto, invece, degli impianti eolici che, sempre stando all'ENEA, già nel 2012 hanno permesso di risparmiare 1,2 miliardi di metri cubi d'acqua spendendo 2,4 miliardi di euro in meno. 
Dati alla mano, a livello di efficienza idrica, il potenziale dell'energia prodotta col vento appare evidente e dunque, nel pianificare le politiche energetiche del futuro, si dovrà considerare anche questo aspetto vista l'importanza del fattore acqua e visto che, nel 2007, almeno l'11% della popolazione europea ha sofferto per la scarsità d'acqua ed il futuro non si annuncia di certo più roseo. 
Secondo un rapporto dell'Università di Kassel (in Germania), infatti, a causa dei cambiamenti climatici, in un prossimo futuro sono previste più frequentemente e più intense e persistenti siccità in Europa, specie nel sud. Fonte