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Dal 1° luglio 2021 coloro che hanno dei punti di ricarica di auto elettriche in immobili privati potranno ricaricare il proprio veicolo grazie all’aumento della potenza di almeno 6 kW, di notte, di domenica e negli altri giorni festivi, senza doverlo richiedere al proprio fornitore di energia.

Il servizio attivato, in via sperimentale fino al 2023, è stato previsto dalla delibera 541/2020 dell’ARERA finalizzata a promuovere la diversificazione dei carburanti e una mobilità più sostenibile e a minor impatto di CO2 in atmosfera.

Si è voluto in tal modo incentivare l’impiego dei punti di ricarica di veicoli elettrici in ambito privato.

L’iniziativa, su base volontaria e previa domanda, si rivolge ai clienti finali di energia elettrica connessi in bassa tensione e dotati di misuratori elettronici idonei.

Al riguardo il GSE rende noto che è online la pagina dedicata al nuovo servizio “Ricarica Veicoli Elettrici” ed è stata pubblicata la relativa guida.

Le richieste di ammissione alle sperimentazioni potranno essere presentate al GSE a partire dal 3 maggio 2021 e fino al 30 aprile 2023, compilando il form elettronico nell’apposita sezione dedicata dell’Area Clienti.

La sperimentazione fino al 2023

La delibera 541 /2020/R/EEL dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) è un’iniziativa sperimentale, avviata su scala nazionale, per facilitare la ricarica dei veicoli elettrici in luoghi non accessibili al pubblico quali, ad esempio:

  • la propria abitazione (principale o secondaria);
  • piccoli studi professionali;
  • esercizi commerciali;
  • posti auto non collegati elettricamente all’abitazione;
  • piccoli laboratori artigianali;
  • magazzini.

Partecipando a tale iniziativa il cliente aderente avrà la possibilità di ricaricare i propri veicoli elettrici in modo più rapido, di notte o nei giorni festivi, senza costi aggiuntivi in bolletta conseguenti alla maggiore disponibilità in termini di “potenza disponibile” al punto di fornitura.

In particolare, dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2023 sarà possibile ricaricare il proprio veicolo elettrico avendo la disponibilità di una potenza di circa 6 kW:

  • di notte;
  • di domenica;
  • negli altri giorni festivi,

senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore di energia elettrica, quindi senza dover sostenere costi fissi aggiuntivi dovuti all’incremento della potenza.

La delibera 541 /2020 di ARERA descrive i termini generali di questa innovativa sperimentazione, la cui gestione operativa è stata affidata al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

L’adesione alla sperimentazione avviene su base volontaria e, per i clienti domestici, è completamente gratuita.

Per i clienti non domestici, l’adesione alla sperimentazione comporta la sola applicazione di un contributo in quota fissa a copertura degli oneri amministrativi applicato direttamente in bolletta dal fornitore di energia elettrica.

L’adesione alla sperimentazione comporta per le imprese distributrici, cioè i soggetti che installano ed eserciscono i contatori elettronici, l’onere di apportare modifiche provvisorie ai criteri di funzionamento di tali contatori, installati presso ciascun punto di prelievo (POD) ovverosia presso il cliente finale.

Questo significa che l’Impresa distributrice, fermo restando ai fini tariffari e fiscali il valore di potenza impegnata del punto di prelievo oggetto della richiesta di sperimentazione, imposta il dispositivo limitatore presente nelle apparecchiature di misura dell’energia elettrica prelevata, per i soli clienti in bassa tensione (BT) e con potenza impegnata compresa tra 2 e 4,5 kW, in modo tale che la potenza massima prelevabile, senza l’intervento del limitatore, possa raggiungere almeno i 6,05 kW, nelle sole fasce orarie notturne e festive.

Requisiti di accesso

Il contratto di fornitura di energia elettrica deve essere collegato alle seguenti tipologie di cliente: Domestico e Non domestico (Altri usi).

La potenza impegnata deve essere non inferiore a 2kW e non superiore a 4,5 kW. La connessione deve essere in bassa tensione (BT) ovvero con tensione di fornitura non superiore a 1.000 V.

Il contatore installato, a cui è allacciato il dispositivo di ricarica, deve essere elettronico telegestito, di prima o di seconda generazione.

Clicca qui per scaricare la guida del GSE con le istruzioni per l’accesso alla sperimentazione

Fonte